Giocattoli anni '70 '80 '90 e 2000

Seguitemi in un Trip nostalgico tra i giocattoli degli anni '80 e non solo!!!

Puffi: Gadget, pubblicazioni e merchandising

Il mondo commerciale dei Puffi ha una rilevanza economica non indifferente: si calcola che, nei primi cinquant’anni di vita…

I Puffi abbiano fruttato all’incirca 5 miliardi di dollari e nel solo 2008 hanno generato tra i 5 e i 12 milioni di euro. Già nel 1965, sull’onda del successo dei fumetti, la società tedesca Scleich iniziò a vendere dei modellini in pvc, tutt’oggi in produzione, che divennero ben presto, e sono ancora oggi, oggetti bramati dai collezionisti se ne contano 6000 esemplari.

Con il passare del tempo e l’aumentare della fama i Puffi diventano testimonial ideali : a partire dai cerali Kellogg’s fino a giungere a campagne socialmente impegnate con l’Unicef.

Vanno aggiunti poi prodotti di ogni tipo come: coperte, cuscini, giocattoli, albi da colorare e tanti altri.

Sebbene ciò non sia strettamente legato ai prodotti commerciali, va notato che i Puffi sono talmente radicati nell’immaginario collettivo italiano che i ghiaccioli al gusto anice, caratterizzati da un tipico colore azzurro, sono comunemente definiti al ” gusto puffo ” !

Il parco dei Puffi purtroppo ha fatto…puff!

Considerata la grande fama, anche i puffi hanno avuto un loro parco tematico: in Belgio, nei pressi della periferia industriale di Metz, nel 1989 apre un parco di divertimenti dedicato ai mitici omini blu, dapprima con il nome ” Big Bang Schtroumpf“, poi con ” Walibi Schtroumpf“. Il parco, gestito dalla società francese Sorepark, si divideva in cinque zone distinte, che rappresentavano il mondo puffo in tutto e per tutto. Purtroppo , una cattiva gestione in una regione poco votata al turismo ha portato al fallimento del parco stesso nel 2003 con la scadenza della licenza, gli omini disegnati da Peyo sono scomparsi definitivamente dal parco.

i videogiochi

Ovviamente non potevano mancare i videogiochi puffosi, la cui storia ha come capostipite nel 1982 Smurf Rescue in Gargamel’s Castle( per Atari 2600). Nel biennio 1985-‘86, sul Commodore 64 arrivano 2 giochi amatoriali tra cui merita una menzione The Smurf Massacre in cui si possono massacrare gli omini blu con tanto di sangue. Nel 1994 viene pubblicato il capolavoro The Smurfs su tutte le console principali del mercato: Nintendo, Super Nintendo, Game Boy, Game Gear, Master System, Mega Drive. Tra il 1995 e il 2001 sono pubblicati altri giochi per diverse piattaforme tra cui va ricordato Smurf Racer appartenente al genere del racing games di fantasia. Nel 2010 debutta Smurfs’Village su iPad, iPhone, iPod Touch. Infine si segnalano delle versioni videoludiche per Wii e Nintendo Ds fino al gioco dedicato al film.

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